DAVANTI ALLE NOSTRE CHIESE.
L'associazione di solidarietà con il popolo saharawi “kalama”, promuove l'iniziativa “Un ciclamino può far fiorire il deserto” che da alcuni anni si svolge in autunno con la collaborazione della nostra comunità parrocchiale del Centro Storico. In questa domenica all’uscita delle Messe è possibile acquistare una piantina di ciclamino; il ricavato dell’iniziativa permetterà di sostenere alcuni progetti di cooperazione per la popolazione delle tendopoli dei campi profughi Saharawi. Il ricavato dell’iniziativa sarà destinato ad alcuni progetti di sostegno alle famiglie delle tendopoli saharawi che riguardano l’acqua (acquisto di cisterne per gruppi familiari),altri beni di prima necessità (come cibo, anche per ciliaci, farmaci,ecc), la scuola (materiale scolastico e sistemazione di aule) e l’assistenza a famiglie con bambini o giovani disabili. L’acquisto di un ciclamino oggi è un gesto di solidarietà e motivo di speranza per molte persone.
Chi è il popolo Saharawi? Il popolo Saharawi viveva in una striscia di terra (Sahara Occidentale) che si affaccia sull’Oceano Atlantico, tra il Marocco e la Mauritania. Alla fine della dominazione spagnola, nel 1975, i Saharawi hanno subito l’aggressione di questi due paesi. Parte della popolazione ha trovato rifugio nel deserto algerino. Dopo anni di guerra la Mauritania ha rinunciato, mentre il Marocco, attratto dai ricchi giacimenti di fosfati e dalle coste molto pescose, non intende mollare, nonostante l’opera di mediazione dell’ONU. In tutti questi anni i Saharawi hanno vissuto in un arido deserto soprattutto grazie agli aiuti ed alla solidarietà dei popoli. Hanno organizzato le loro tendopoli ad immagine delle città abbandonate e con la stessa determinazione con la quale hanno sfidato il deserto desiderano tornare nelle loro terre.