La durezza delle Beatitudini del vangelo di Luca
Diversamente dalla versione di Matteo, Luca sintetizza le beatitudini ed aggiunge - inattese - quattro durissime ammonizioni. Inattese proprio perché le scrive Luca, lo scriba della mansuetudine di Cristo. Inattese proprio perché provengono dalla penna di colui che sempre attenua i toni, stempera la durezza della sequela, ammorbidisce i tratti più aspri della predicazione di Gesù.
Se Matteo dice: "Beati i poveri...", Luca aggiunge: "Beati voi poveri...". Luca ha di fronte a sé i poveri, i perseguitati. E sa, dalle informazioni che ha ricevuto da chi c'era, che Gesù, ad un certo punto, ha alzato lo sguardo oltre l'orizzonte, oltre le colline di Samaria, verso Gerusalemme ammonendo i ricchi, i sazi, i gaudenti. Ma chi vive in prima linea lo sa, e apprezza.
Dio crede nella conversione di ogni uomo, certo. Ma sa anche quanto sia forte l'ostinazione e la chiusura. Per chi vive nel degrado e nell'illegalità, per chi, come ai tempi del profeta Amos, calpesta il diritto del povero il giudizio sarà senza misericordia, poiché non ha avuto misericordia. Vedendo le tragiche immagini del terzo mondo, vedendo che l'economia si è trasformata in un mostro che tutto divora, ascoltando la testimonianza di chi è dovuto emugrare per trovare lavoro in Germania, o di è stato licenziato ed è senza lavoro da mesi, apprezzo questa sferzata di Gesù. E l'apprezzano i fratelli e le sorelle cristiani (e non) che combattono, che si dibattono nella barbarie crescente, facendo come Dio, che difende il diritto dell'orfano e della vedova. Ai tanti impegnati in prima linea ad affrontare problemi immensi della quotidianità e dell'illegalità dico: abbiate speranza in Dio, curando l'uomo. Come scrive Geremia, profeta inascoltato e perseguitato nella sua Gerusalemme, l'unica possibilità è quella di alzare lo sguardo, di non confidare solo nell'uomo. La nostra speranza, ci ricorda san Paolo, è posta nel Signore risorto, in qualcuno che è vivo e si rende presente attraverso il nostro sguardo, non in un progetto umano.Beati noi che non ci arrendiamo, perché questo è lo stile di Dio.