Solennità della Santa Croce 2024
Fa’ splendere il tuo volto, e noi saremo salvi. (Sal 80, 4)
Carissimi fratelli e sorelle, anche quest’anno per le celebrazioni di Santa Croce non potremo prestare omaggio al Volto Santo nel modo consueto, poiché gli impegnativi lavori di restauro non sono completati (lo saranno con tutta probabilità per il settembre del 2025); vivremo comunque la festa nello spirito della tradizione, rinnovando la fede nel Cristo crocifisso-risorto, nostro Salvatore. Ciò che conta, in fin dei conti, è volgere insieme lo sguardo al Signore, nella cui umanità sofferente e glorificata si manifesta per noi la misericordia di Dio, che desidera colmare i suoi figli di vita piena e abbondante.
Abbiamo estrema necessità di essere confermati in questa fiducia, perché i tempi che corrono sono densi di incognite e suscitano inquietudine nell’animo di molti, soprattutto di coloro che fanno più fatica nel tirare avanti ogni giorno, dei giovani che non sono incoraggiati a dare il meglio di sé, degli anziani che vedono deteriorarsi il mondo costruito con fatica. Il Volto Santo si mostra a noi appeso alla croce, terribile strumento di sofferenza e di morte, non come chi ne viene sconfitto e annichilito, ma come uno che vi si colloca quasi su un trono regale, vincitore con la forza dell’amore su ogni genere di male, sul peccato e infine sulla morte. La sua vittoria è la nostra speranza, sorgente affidabile di fiducia verso il futuro, nonostante tutto. Generazioni di Lucchesi hanno poggiato il proprio impegno ecclesiale, civile e sociale su questa certezza, costruendo una comunità forte e solidale, unita dal comune riferimento al Cristo crocifisso-risorto.
L’orizzonte del Giubileo, dedicato da papa Francesco alla speranza, suggerisce di sottolineare questa dimensione delle celebrazioni di Santa Croce, ispirandone anche il tradizionale intervento caritativo, noto come Opera Sociale della Santa Croce. Per il 2024, infatti, propongo di destinare le offerte che saranno raccolte domenica 8 settembre a sostenere le strutture di accoglienza per pellegrini presenti nella nostra Diocesi lungo la Via Francigena:
· la Casa del pellegrino di Valpromaro, gestita dai parrocchiani in collaborazione con l’Associazione “Accoglienza pellegrina”;
· il Pellegrinaio di San Davino in Lucca, gestito dalla Parrocchia del Centro storico;
· l’Ospitale dei Santi Martino e Giacomo in Lucca, gestito dalla Confraternita di San Jacopo di Compostella;
· l’Hospitale di San Pietro in Badia Pozzeveri, gestito dall’Associazione “Sentieri di felicità”.
In ciascuno di questi ospitali potrà essere realizzato un piccolo intervento di miglioria