Nei locali parrocchiali dell’Arancio, incontro del Consiglio Pastorale della Chiesa nella Città aperto a tutti i collaboratori pastorali.
Ai Membri del C.P.C.n.C. e agli operatori pastorali delle parrocchie della CnC e in particolare i membri dei Consigli Pastorali Parrocchiali
Oggetto: Convocazione del Consiglio Pastorale della Chiesa-nella-Città-di-Lucca.
È convocato per MARTEDI’ 28 NOVEMBRE 2023 alle ore 20:30 presso i locali parrocchiali dell’Arancio via di Tiglio (di lato alla chiesa) un primo incontro. Dopo un primo momento di preghiera e una breve introduzione, ci divideremo in quattro gruppi per affrontare il seguente argomento:
Elaborazione del progetto pastorale secondo la traccia consegnataci dall’Arcivescovo al termine della visita pastorale alla Chiesa nella Città di Lucca.
Nel corso della riunione del 14 novembre u.s. sono stati scelti quattro argomenti ai quali faranno capo quattro tavoli di lavoro:
Chiesa nella Città di Lucca – _Comunicazione: responsabile facilitatore Samuele Lombardi Chiesa nella Città di Lucca – _Le nuove generazioni: (attenzione alla formazione) responsabile facilitatore Domenico Raimondi
Chiesa nella Città di Lucca – Carità: responsabile facilitatore Angelo Simi
Chiesa nella Città di Lucca – _Liturgia: responsabile facilitatore diacono Gaetano Cangemi
Sono stati individuati alcuni principi ispiratori per guidare l'analisi dei gruppi:
1) avere come orizzonte la realtà pastorale della città in continuità con il percorso fatto finora, con la consapevolezza non tanto di offrire soluzioni ma di innescare un processo che proseguirà nei prossimi anni;
2) fare un'analisi del tema scelto alla luce della nostra realtà cittadina;
3) individuare un percorso da svolgere e offrire proposte concrete.
A questo scopo si invita anche a fare riferimento al documento Una Chiesa nella Città per un nuovo annuncio del Vangelo.
A seguire le indicazioni contenute nella traccia di lavoro consegnata dal Vescovo relativa agli ambiti scelti.
La seconda riunione dei tavoli sarà martedì 16 gennaio 2024 sempre nei locali parrocchiali dell’Arancio. Vista l’importanza dell’incontro confidiamo nella presenza di tutti.
Il moderatore Don Renato Monacci e la segreteria
La comunicazione. Il cammino comune deve necessariamente comportare un ripensamento degli strumenti di comunicazione, in modo che essi propongano un’immagine unitaria delle parrocchie e degli altri organismi ecclesiali. Questo dovrà essere uno dei principali ambiti di riflessione, in cui poter richiedere la consulenza dell’Ufficio diocesano; la percezione dell’integrazione da parte della gente, infatti, è un obiettivo di primaria importanza.
Le nuove generazioni. Nella situazione di emergenza educativa e di rinnovamento ecclesiale, la relazione con le nuove generazioni e più che vitale. La varia articolazione dei processi di iniziazione cristiana esistenti, la presenza delle associazioni, delle scuole cattoliche, degli insegnanti cristiani (non solo di religione) nelle scuole… impongono di assumere una visione unitaria, che valorizzi tutte le opportunità in chiave di complementarità. Per di più il progetto-quadro diocesano Otri nuovi, può costituire una chiave per individuare le vie di un coinvolgimento dell’intera comunità cristiana nell’azione educativa. Anche in questo ambito, si conti sulla collaborazione degli uffici pastorali diocesani. Alcune questioni:
· spazi per associazioni educative ed esperienze aggregative (anche di carattere sperimentale): in città ci sono molti ambienti vuoti o sottoutilizzati che potrebbero venire dedicati ai giovani e anche gestiti da loro;
· passare dalla molteplicità all’integrazione per i processi di iniziazione cristiana;
· ambito 0-6: inaugurare qualche percorso, anche sperimentale;
· partecipazione alle occasioni diocesane e di area;
· educazione affettiva e cammino pre-matrimoniale;
· formazione alla vita sociale e politica;
· dotazione o disponibilità di esperienze per Otri nuovi.
La carità. Nella città sono diversi i soggetti ecclesiali che agiscono in quest’ambito. Un’azione concertata non solo ne aumenterà l’efficacia e favorirà la testimonianza, ma potrà dar luogo a quell’azione pedagogica nei confronti dell’intera comunità e delle nuove generazioni che appare sempre più urgente. Sarà necessario per il progetto, con l’aiuto della Caritas:
· censire le presenze e provvedere a un’armonizzazione di servizi, personale, risorse e tempistiche, evitando sovrapposizioni, ma valorizzando le particolarità;
· individuare i bisogni scoperti, pensando a risposte che siano frutto dell’apporto di una pluralità di soggetti;
· pensare percorsi di coinvolgimento e proposta per le nuove generazioni;
· comunicare in modo efficace quanto viene operato, per sostenere una “cultura del bene”;
· individuare modalità di collaborazione con le istituzioni e le realtà non ecclesiali, in ottica di complementarità, piuttosto che di supplenza.
La vita liturgica. Nell’ottica dell’integrazione pastorale, l’offerta di celebrazioni va pensata in chiave sistemica, in modo che l’insieme dei soggetti ecclesiali sia in grado di proporre quanto serve per la vita spirituale del popolo cristiano. Sarà pertanto importante stabilire:
· luoghi e orari delle celebrazioni eucaristiche feriali e festive, in modo che non si generino troppe sovrapposizioni, ma l’offerta sia varia, articolata e presentabile unitariamente;
· modalità di collaborazione tra operatori della liturgia, per la preparazione comune delle assemblee festive (monizioni, canti, omelie, avvisi…) in modo che progressivamente si delinei uno “stile celebrativo” condiviso, che faccia sentire a casa i fedeli in qualunque celebrazione cittadina;
· celebrazioni di carattere cittadino: la Chiesa-nella-città deve “apparire”, prima di tutto a se stessa, come corpo unitario; vanno pertanto individuati pochi, ma significativi appuntamenti, in cui tutto il popolo di Dio (o alcune specifiche categorie) debba e possa rendersi presente;
· ruolo della Cattedrale, di San Giusto, della chiesa di Nostra Signora, delle chiese dei religiosi; al di là delle Messe, esse possono risultare utili per l’offerta spirituale legata alla Liturgia delle ore, alle confessioni, ai colloqui spirituali, alla predicazione, alla pietà popolare…